Fano - Guida Turistica

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Arco di Augusto
 L'arco d'Augusto, da sempre simbolo della citta di Fano, fu in epoca romana la principale porta d'accesso alla Colonia Julia Fanestris, dedotta dall'imperatore Augusto Fanum Fortunae (tempio dedicato alla Dea Fortuna). È presumibile che nella Fanum Fortunae esistessero almeno altre due porte: una posta a sud e l'altra, prossima al mare, all'estremità est del decumano massimo. Costruito sul punto in cui la Via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della città, il monumento si data, tramite l'iscrizione del fregio, al 9 d.C.
 Questa è l'iscrizione ricavata a grandi caratteri scolpiti nella pietra, in cui probabilmente alloggiavano lettere in bronzo. Realizzata esternamente in blocchi squadrati di pietra d'Istria, l'Arco si articola in due fornici laterali minori e un fornice centrale maggiore: la chiave di volta di quest'ultimo e decorata con una rappresentazione d'animale oggi non più riconoscibile. Il corpo base, ancora ben conservato, sosteneva una seconda struttura, ormai andata perduta, che ne costituiva l'attico costituito da un porticato in cui si aprivano sette finestre arcuate separate da otto semicolonne. Da notare che, nonostante il nome con cui è conosciuto, tecnicamente non si tratta di un "Arco", ma di una "Porta".
PIAZZA XX SETTEMBRE
 Collocata nel cuore della Città è ornata dalla "Fontana della Fortuna", stupenda realizzazione cinquecentesca. Nella stessa piazza sorge inoltre il Palazzo della Ragione del 1299 in stile romanico-gotico, sul fronte osserviamo: portico, quadrifore e torre; l'interno è in stile neoclassico grazie all'ottocentesco "Teatro della Fortuna". Attraverso un'arcata rinascimentale del 1490 si entra dalla piazza alla Corte del Palazzo Malatesta, dove è possibile osservare la loggia del Sansovino.
MUSEO CIVICO E PINACOTECA
Al pianoterra troviamo la sezione archeologica con reperti dal neolitico al periodo imperiale romano. Al primo piano, la collezione numismatica con esemplari dell'antica zecca fanese e medaglie malatestiane. Al piano superiore è possibile visitare la vasta sala malatestiana e la pinacoteca, che raccoglie dipinti del cinquecento, tra cui opere di Guido Reni e di Domenichino. Orario: 10-12 e 16-19 ; festivi, 10-12
TOMBE MALATESTIANEDue tombe dei Malatesta: una rinascimentale, di Pandolfo III, autore Leon Battista Alberti, l'altra della moglie Paola Bianca in stile gotico, entrambe collocate sotto il portico dell'ex chiesa di S. Francesco.
SANTA MARIA NUOVA Costruzione cinquecentesca con prezioso portale, all'interno decorata con stucchi del settecento e arricchita dalla nota tavola del Perugino "Madonna e Santi", realizzata con la collaborazione del giovane Raffaello Sanzio.
SAN PIETRO AD VALLUM Chiesa barocca del diciassettesimo secolo, all'interno ornata da stucchi, affreschi e dorature.
SAN PATERNIANO Chiesa del sedicesimo secolo con chiostro rinascimentale.